News sentenze Cassazione agosto 2015
Cassazione: No alle partenze a razzo col semaforo verde.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 14914/2015, ha sancito che il conducente di un veicolo, in presenza di un semaforo con luce verde, non è esonerato dall’adozione di una condotta di guida diligente e prudente.
Gli Ermellini hanno chiarito che quando il veicolo è in movimento, è onere dell’utente moderare la velocità in prossimità di un semaforo per l’eventualità, “del tutto prevedibile”, che scatti il giallo e non si faccia in tempo ad arrestare la vettura. La Cassazione ha, inoltre, precisato che il tempo di durata della luce gialla va individuato in tre secondi minimi, circostanza quest’ultima che rende pertanto legittime tutte le multe scattate con la luce gialla di durata superiore ai tre secondi.
Impadronirsi del cellulare della ex per leggere gli SMS è rapina. Lo dice la cassazione
Secondo la Suprema Corte (cfr. sentenza n. 11467/2015) impadronirsi con la forza del cellulare della ex fidanzata anche se solo per leggere gli SMS e provare il tradimento, può far scattare una condanna per rapina.
A detta dei Giudici di legittimità, infatti, violare la riservatezza sui contenuti di un cellulare, oltre a costituire un’illegittima violazione della libertà di autodeterminazione dell’individuo nella sfera sessuale, va a determinare un ingiusto profitto anche se solo di tipo “morale”.
A nulla sono valse le obiezioni dell’imputato, il quale sosteneva la liceità della sua condotta poiché finalizzata semplicemente a dimostrare al padre della sua ex i tradimenti perpetrati dalla figlia.
Bagaglio in ritardo? Massimo mille euro per il risarcimento danni
Da una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 14667/2015) si evince che il risarcimento dovuto al passeggero che riceve il bagaglio dopo 14 giorni per il ritardo nella consegna o lo smarrimento per colpa del vettore internazionale non può essere superiore ai mille euro e che tale somma copre ogni danno di qualunque natura esso sia, patrimoniale o meno.
In tale caso, prosegue la Suprema Corte, non rileva l’eventuale danno morale subito dallo sfortunato passeggero che, a causa del ritardo nella consegna dei propri bagagli, non può partecipare a feste e gran galà per mancanza di abbigliamento idoneo. Neppure nel caso si trovi in luna di miele.
La Corte ha infatti precisato che il tetto del risarcimento di mille euro, nelle ipotesi di distruzione, perdita o ritardo nella consegna dei bagagli, può essere superato solamente se il passeggero dichiara, prima di partire, di avere uno speciale interesse alla consegna.
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