News sentenze Cassazione marzo 2014
La madre ostruzionista può essere multata se ostacola i rapporti tra il figlio e il padre da cui si è separata.
La Corte di Cassazione con sentenza n.4176 del 21 febbraio 2014 ha stabilito che la madre separata che impedisca gli incontri, stabiliti ed approvati dal Giudice, tra l’ex coniuge ed il figlio può essere condannata a pagare una multa perché viola le regole stabilite in sede di separazione.
La Suprema Corte, infatti, ha precisato che il genitore ha il dovere morale e giuridico di consentire il riavvicinamento dei figli con l’altro coniuge agevolando le frequentazioni con lo stesso. I rapporti conflittuali tra ex coniugi non devono intaccare il rapporto sereno ed equilibrato tra genitori e figli, dunque, il genitore che esercita un comportamento ostruzionistico verso l’altro non solo assume un atteggiamento diseducativo ma crea notevoli danni al percorso di crescita dei figli.
Accertamento della guida in stato di ebbrezza al conducente di un veicolo fermo.
Con la sentenza n. 45514/2013, i Giudici di legittimità hanno disposto la possibilità di accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza anche nel caso in cui il conducente venga trovato fermo anziché in movimento.
Secondo la Cassazione è irrilevante il fatto che il veicolo fosse fermo al momento dell’effettuazione del controllo perchè la giurisprudenza ha più volte affermato che la “fermata” costituisce una fase della circolazione. I Giudici hanno altresì precisato che quando l’alcoltest risulti positivo, costituisce onere della difesa fornire una prova contraria a detto accertamento.
Perde il mantenimento il coniuge che ha dato vita a una nuova famiglia di fatto.
In una recente pronuncia (sentenza n. 4539 del 26 febbraio 2014) la Suprema Corte ha ritenuto che la convivenza more uxorio dell’ex coniuge, destinatario dell’assegno divorzile, può far sospendere l’obbligo di corresponsione dell’assegno. Infatti, la Corte ritiene che, qualora la convivenza possa essere qualificata come stabile, duratura e tale da aver dato vita ad una vera e propria famiglia di fatto, anche in considerazione, eventualmente, della nascita di figli, tale circostanza sia idonea alla sospensione della corresponsione del predetto assegno.
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