News sentenze Cassazione febbraio 2014

Niente addebito della separazione in caso di “tradimento platonico”
Secondo la Corte di Cassazione una relazione platonica intrapresa sul web non è necessariamente causa di addebito della separazione. A precisarlo è la Suprema Corte con la sentenza n. 8929 del 17 dicembre 2013 in cui i Giudici di legittimità hanno sancito che la violazione degli obblighi coniugali va sanzionata solo quando la relazione comporti l’offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge. Pertanto, qualora l’amore platonico sul web mantenga un profilo di non pubblico dominio non fa scattare alcun addebito. Infatti oltre a non esserci stato alcun rapporto sessuale tra gli “amanti telematici”, la relazione non era nota a soggetti esterni.

Marito puzzolente? Non può pretendere rapporti sessuali dalla moglie
Con sentenza n. 980/2014 la Corte di Cassazione ha stabilito che l’igiene personale e’ fondamentale non solo per i rapporti sociali ma soprattutto per i rapporti intimi con il partner. Anche dall’igiene, infatti, passa il concetto di rispetto per l’altra persona. Pertanto, il partner che pretenda dalla moglie rapporti sessuali, potrebbe rischiare una condanna per il reato di violenza sessuale. Infatti, la Suprema Corte chiarisce che la circostanza che la moglie avesse manifestato di essere d’accordo a fare sesso con suo marito se solo quest’ultimo si fosse lavato, non può far venir meno la violenza del rapporto sessuale.

Lo studio non deve diventare un alibi usato dai figli “bamboccioni” per ricevere l’assegno di mantenimento
La Cassazione nella sentenza n. 27377 del 06.12.2013 ha chiarito che il padre non è tenuto a pagare l’assegno di mantenimento per la figlia più che trentenne, proprietaria di beni personali, che continua a frequentare l’università in qualità di studente fuori sede e che senza un giustificato motivo ritarda a conseguire il titolo di studi, e non si preoccupa di cercare un lavoro.

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