News sentenze Cassazione gennaio 2014

Rivali in amore, basta un graffio e scatta il reato di lesioni.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 51393 del 19 dicembre 2013 ha stabilito che anche un graffio molto lieve cagionato alla propria rivale in amore durante una lite rientra nel novero delle lesione personale. Secondo la Suprema Corte, infatti, chiunque cagioni una qualsiasi lesione, anche localizzata, di lieve entità e non idonea a compromettere le condizioni generali di un altro soggetto commette il reato di lesioni personale previsto dall’articolo 582 del codice penale.

Chi disconosce la paternità affermando di essere stato “incastrato” dall’ex va condannato per lite temeraria
Con sentenza n. 21882/2013 la Corte di Cassazione ha stabilito che subisce una condanna per lite temeraria l’uomo che disconosce la propria paternità, adducendo di essere stato “incastrato” dall’ex compagna, al solo fine di sottrarsi alle proprie responsabilità di padre. L’uomo infatti sosteneva che la ex partner, per rimanere incinta, gli avesse sottratto un provetta di liquido seminale non fornendo, tuttavia, alcuna prova.
I Giudici di legittimità oltre ad affermare la malafede dell’uomo e la palese assurdità della suddetta tesi hanno, altresì, affermato che, in ogni caso, l´elemento biologico è decisivo non occorrendo che vi sia una cosciente volontà di procreare e che, pertanto, risultava inconfutabile la sua paternità.

Falso ideologico per l’automobilista che fornisce un altro nome.
Secondo la Suprema Corte, l’automobilista che a seguito di accertamento di violazione del codice della strada da parte della polizia fornisca ingiustamente il nominativo di un altro soggetto quale effettivo conducente del veicolo al momento dell’infrazione, il tutto al fine di sottrarsi alla decurtazione dei punti della propria patente di guida, rischia una condanna per falso ideologico. Ciò è quanto ha chiarito la Corte di Cassazione con sentenza n. 46326 del 2013, sottolineando, inoltre, che la falsa dichiarazione di cui ante è stata fornita allo scopo di conseguire un ingiusto profitto con altrui danno.

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