News sentenze Cassazione luglio 2014

Con una calza sul viso, è rapina aggravata.
La corte di Cassazione, nella sentenza n. 21890/2014 ha stabilito che ai fini della configurabilità del delitto di rapina anche una leggera alterazione dell’aspetto esteriore dell’agente fa scattare la circostanza aggravante del travisamento.

La Suprema Corte ha ritenuto irrilevante che la calza indossata, data la sua leggerezza, non impedisse del tutto la visualizzazione dei tratti somatici. Inoltre, ha precisato che ai fini della sussistenza della circostanza aggravante del travisamento è sufficiente una lieve alterazione dell’aspetto conseguita anche in maniera rudimentale ed, in ogni caso, idonea a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona.

Scherzo telefonico notturno? Per la Cassazione si può configurare il reato di minaccia
Secondo la Cassazione (sentenza n. 25772 del 16 giugno 2014) una telefonata nel cuore della notte, anche se ricondotta ad una goliardata di cattivo gusto, integra il reato di minaccia poiché trattasi di condotta idonea ad intimidire una persona normale.

La Cassazione ha affermato che per il reato di minaccia non è richiesta la concreta intimidazione della vittima, ma basta la comprovata idoneità della condotta ad intimidire una persona normale. Il tutto in considerazione del fatto che la condotta incide potenzialmente nella sfera della libertà psichica della vittima.

Il controllore del treno rimprovera in pubblico? Commette reato di ingiuria
Con sentenza n. 26396 del 18 giugno 2014, la Suprema Corte ha chiarito che l’addetto al controllo dei biglietti ferroviari che ammonisce pubblicamente, in presenza degli altri passeggeri del treno, un cittadino per la violazione di una norma e non si limita ad applicare la sanzione della multa, commette reato di ingiuria.

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