News Sentenze Cassazione Settembre 2018

Auto parcheggiata davanti al proprio cancello di casa, quando è reato

La Corte di Cassazione, con Sentenza numero 40482/2018, ha chiarito che il reato di violenza privata ex art. 610 c.p. è configurabile ogniqualvolta un individuo subisca un limite alla propria libertà di autodeterminazione. Nello specifico la Corte ha ritenuto integrati gli estremi del predetto delitto nel caso in cui un soggetto parcheggi la propria autovettura davanti al cancello di proprietà della persona offesa, in maniera tale da bloccare il passaggio attraverso tale varco e/o l’apertura o la chiusura dello stesso.

Infrazioni multiple al codice della strada, il cumulo materiale delle contravvenzioni non è l’unica regola applicabile

Nel caso in cui un individuo ponga in essere molteplici infrazioni punite dal Codice della Strada, non sempre si applica il cumulo materiale delle contravvenzioni, stante la possibilità di qualificare tali violazioni come un’unica condotta che, pertanto, va punita una tantum. Questo è quanto ha chiarito la Corte di Cassazione con Ordinanza n. 22028/2018.

La Corte ha precisato che il Giudice deve valutare il tempo intercorso tra un comportamento illecito e l’altro, decidendo se lo stesso sia tale da determinare differenti azioni autonome.

Assegno di mantenimento per il figlio che si iscrive all’università, legittimo l’aumento

Con Ordinanza n. 21726/2018, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso promosso da un padre, volto a ottenere l’abbassamento dell’importo dell’assegno di mantenimento, versato in favore della figlia, studentessa universitaria. Il Giudice di legittimità ha riconosciuto, il necessario aumento dello stesso (pari al 50% delle spese documentate), a causa dal maggiore esborso economico sostenuto dalla madre, conseguente all’iscrizione universitaria, per tasse, libri, viaggi e spostamenti della figlia.

La Corte ritiene, quindi, che la sopravvenienza di nuove circostanze, quali “l’incremento di spesa costituito dagli studi universitari”, comporti la legittimità della richiesta di elevamento dell’importo dell’assegno di mantenimento.

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